Metafore e simbolismi che riescono a tenere il fiato sospeso fino all’ultima pagina. “Una Stella In Trincea”, il primo libro di Alessandro Demaria edito dalla casa editrice Marco Serra Tarantola prende per mano il lettore in un viaggio attraverso situazioni, oggetti e stati d’animo (lo “zero, un numero neutro”, la solitudine, l’acqua, la sapienza del “Serpentario”, la coppa di Pitagora, la stessa “Coscienza” che infine prende il sopravvento, il sole, l’uscita) che riescono a sommarsi e, come piccoli tasselli, a dare un senso all’esistenza.
Nel senso più profondo, anche un luogo di dolore e di paura, come la trincea, può fare riflettere sulla parabola della vita e fungere da spinta emozionale per scoprirsi. Un posto in cui l’unica guida, calda e salvifica, è una lontana e brillante stella. Il protagonista parte dalla difficoltà di trovarsi solo e ferito, in una situazione disperata, dopo l’ennesima battaglia in trincea, tra i compagni feriti e la puzza della carne bruciata. Uno scenario che, ad inizio storia, lascia poche speranze alla possibilità di vedere uno spiraglio di luce. Ma le cose cambiano durante la durezza del racconto in salita. L’uomo riesce a sopravvivere ed a trovare riparo in un bunker e qui avviene un importante ritrovamento. Un libro molto vecchio che l’uomo, dopo il momento iniziale di stupore e meraviglia,avidamente prende con sé “come una specie di droga” e così scopre la forza inesauribile dell’amore, un amore per la stella che, dal cielo, aveva sempre guidato le sue mosse. Così riesce a ripensare al mondo come un luogo in cui il dolore «impossibile dimenticarlo ma si può gestire come esperienza negativa da non rivivere mai più» L’importante della natura, come valore primordiale, scevro da parametri quali «la ricchezza, la bellezza, il possesso, ma in essa, in ogni sua accezione contempla la libertà, l’armonia, l’essenza». In cui stella e bellezza «possono rappresentare paradigmi a cui ambire»
Fino ad arrivare all’ultima, più decisiva e sacrosanta verità: «Quella vita – racconta il protagonista, in un commovente finale, che superficialmente ed egoisticamente avevo rinunciato a vivere, finalmente avevo compreso che è il bene più prezioso che ognuno di noi possa mai avere».
Ed è proprio una stella che,quasi alla fine dell’avventura, appare al protagonista che si interroga su domande, al momento correlate alla situazione, ma che si adattano come un guanto agli interrogativi esistenziali di ognuno, ossia «per raggiungere la mia tranquillità, la mia destinazione e la mia armonia con la vita, verso quale direzione sarei dovuto andare?». Senza raccontare altro, senza togliere piacere di assaporare il volume, al lettore lasciamo desiderio e volontà di vivere, e fino in fondo, il suo intimo viaggio personale, alla conoscenza del sé ed alla ricerca, ciascuno, della propria stella.
Tratto da “Calabria Ora” del 09 Giugno 2013 by Gabriella Lax g.lax@calabriaora.it
★ "Una Stella In Trincea" Il libro scritto da Alessandro Demaria edito da Marco Serra Tarantola codice ISBN 9788867770120 in libreria.